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martedì 26 giugno 2012

INSPIRATION DESIGN

Inspirazioni. Dalle pagine patinate delle riviste ai pixel colorati del notebook. Ispirazioni per rendere confortevole e delicata una casa che sento sempre più mia. Mi lascio contagiare dal profumo dei fiori recisi, dall'imponenza delle ortensie olandesi, dall'armonia dei tessuti morbidi e ruvidi. Prendo spunto e cerco di lasciarmi coccolare dalle idee che si insinuano.
UNA TAZZA A POIS, AL POSTO DEL SOLITO VASO, PER CONTENERE UNA PIANTINA

mercoledì 20 giugno 2012

LOOKDOWN 2

Jeans: Promod (adorooooo)
Sandali: Les Lolitas
Tee: Zara con borchie sulle maniche
Borsa: H&M

Io e Artù a passaggio. Non che sia semplice tenerlo a bada. Dicevano che crescendo si sarebbe calmato, invece mi sembra più birbante di quando era cucciolo. Errore: mettere i sandali nuovi per stargli dietro.


mercoledì 6 giugno 2012

NON ESISTONO PIU' LE TAGLIE DI UNA VOLTA

Scena madre:Ore 13.30.
 Zoom su una me scompigliata, pronta a tutto, anche a perdere quel pizzico di dignità che mi resta appiccicato addosso nonostante tenti di farlo scappare con atteggiamenti disumani (leggi: caricarmi di mille tee e decine di short da provare).
Mi dirigo verso i camerini di una Zara semi-deserta ma, nonostante ciò, decisamente zozza (mi chiedo come mai non spazzino quotidianamente quel mezzo metro quadrato).
E mi accorgo, per l'ennesima volta, di avere un problema con le taglie.
Al di là delle energie che spreco ogni volta per capire quali siano quelle giuste nella conversione  USA/EU, non capisco come sia possibile dover scegliere taglie differenti per i vari capi. Se porto una 42, dovrebbe essere la stessa per tutto, o no?
Non dite di no. Non atteggiatevi. Anche se è così, non dovrebbe essere così.
Provo la M e mi va larga, provo la S e mi va larga da una parte e stretta dall'altra.
Va bene. Sono io che sono fatta strana.
Ma se provo la L e mi va bene, c'è qualcosa che non va.
Non esistono più le taglie di una volta.
Quelle in cui ti sentivi bene, che adoravi portare e che non ti creavano crisi e patemi.
Una 42. Una certezza. Un punto fermo. Un alibi addirittura.
Ora: Sono una 42 che tende alla 40, ma che porta la 36 o la 38 americana.
Mi stresso. Davvero.
E non posso permettermelo, anche perchè il mio vestito da sposa è un 8.
Si, Jenny Packham è una stilista inglese.

lunedì 4 giugno 2012

COSA RENDE FELICE UNA DONNA

Qualche tempo fa, reduce da una chiacchierata con un amico affranto per l'ennesimo amore finito male, mi sono ritrovata a considerare una domanda che all'improvviso, con occhi sgranati e liquidi, mi ha propinato.
- Ma cosa rende felice una donna? -
Non vi dico cosa ne è venuto fuori. Ho iniziato a parlare a raffica, sputando parafrasi che neanche credevo di poter concepire. E mi sono resa conto che ho ben chiaro: cosa rende felice una donna. O almeno me, che faccio parte di questa pretenziosa categoria.

- Se dico l'amore vero e puro, faccio ridere un sacco di persone. Una donna vuole passione: sia essa per la vita,  per la buona tavola, per i progetti futuri. Parlate ad una donna con  foga ed entusiasmo e attirerete la sua attenzione (fanno eccezione gli eccitamenti compulsivi che scaturiscono quando una palla, bianca e nera, entra in una rete, bianca.)

- Una donna vuole essere Considerata.Coinvolta. Interpellata. Richiesta. Chiamata. Vuole sentire che la sua opinione conta. Ok, lo so che farà di tutto per farvi sapere come la pensa in relazione ad ogni cosa, ma siate voi a chiedere, vedrete l'effetto che fa. Sarà in grado di cacciare perle anche per l'acquisto dei giocatori  nel fantacalcio.

- Non siate avari di complimenti. Si, anche quando si è appena svegliata e ha i segni del cuscino sul viso stropicciato. E poi basta con questi: sei bellissima , stai benissimo, solo quando ha passato due ore dal parrucchiere. Osate.

- Regali. Doni. Gift. Presents. Come dobbiamo farvelo capire? Un pensiero, un fiore, anche una rivista di moda. Certo la Celinè sarebbe carina, ma la donna sa sorprendervi e sorprendersi. I regali non dovuti, non legati ad una ricorrenza, sono così preziosi che potrebbe anche piangere. Si, potrebbe anche se non è in quel periodo lì del mese.

- Il caffè al letto. Lo so, sembra una cavolata. Ma quei cinque minuti che sprecate per prepararle il caffè invece di restare in bagno, le faranno iniziare bene la giornata. E voi lo sapete che vi conviene se lei si alza con il piede giusto.

- Compromessi. Io cedo un po', tu cedi un po'. Morbidezza, smussare gli angoli di quel carattere da orso che avete. Se lei passa 3 ore in un negozio e voi siete lì a sudare, sudate. Vi farà guardare la partita mentre a casa continuerà a misurare quello che avrà comprato.

- Dimenticate il passato. Anzi no, fate finta che prima di lei non ne abbiate avuto uno.

- Non raccontate sempre gli stessi aneddoti. Di quella volta che vi siete ubriacati e avete vomitato nel letto, o quando con gli amici avete fatto le sei del mattino per vedere il gran premio. Una volta basta e avanza.

- Chiudete il dentifricio, abbassate la tavoletta, mettete la biancheria al suo posto. Se c'è scritto portabiancheria un motivo ci sarà.

- Ditele che è dimagrita. Anche quando non lo è.

- In ultimo, ma non per ordine di importanza: Amatela, adoratela, fatela sentire speciale. E soprattutto amate la sua testa. E' troppo semplice amare la sua bellezza.

venerdì 1 giugno 2012

WHITE CUPCAKES

Il 9 giugno è il mio compleanno.
28 anni e sentirsi ancora una bambina che vuole spegnere le candeline.
Oltre ai soliti dolci, quest'anno ho intenzione di preparare dei deliziosi cupcake, rigorosamente bianchi. Vi posto la ricetta e delle immagini meravigliose.